Progetto META ed emozioni nell’apprendimento
Durante l’anno scolastico le classi terze e la classe quarta della Scuola Primaria hanno svolto, con l’aiuto della Dott.ssa Patanè, il progetto META.
Tale progetto, proposto dalla scuola da diversi anni, mira a promuovere un atteggiamento positivo e produttivo nei confronti dell’approccio allo studio.
Il progetto
Gli incontri del progetto Meta, in particolare per le classi terze, sono stati tre.
Gli alunni hanno partecipato ad attività finalizzate a prendere consapevolezza su quanto sia importante l’organizzazione degli impegni, del materiale e della gestione delle proprie emozioni ai fini di uno studio più efficiente.
Durante gli incontri sono stati creati anche dei materiali tra cui la busta delle emozioni, la nuvoletta degli obiettivi scolastici e la propria biografia.
Da queste attività sono emersi esiti interessanti che hanno permesso di comprendere le motivazioni dei bambini nei confronti della scuola.
Alcuni di loro hanno mostrato una consapevolezza “matura” rispetto alla loro età riguardo all’importanza della scuola come trampolino sociale; altri invece possiedono ancora una visione più ingenua dello studio che maturerà negli anni.
Ad ogni modo, nell’attività della nuvoletta degli obiettivi scolastici, la gran parte degli studenti è riuscita a scrivere di volta in volta obiettivi specifici su cui lavorare, mostrando di avere la consapevolezza dei propri punti di forza e degli aspetti da migliorare.
Il percorso del progetto Meta ha proprio questo obiettivo: fornire agli studenti una giusta “attitude” per lo studio.
La busta delle emozioni
Un’altra attività importante è stata la creazione della busta delle emozioni.
Viviamo in una società che spesso ci costringe alla frenesia e non ci permette di riflettere sui nostri stati d’animo.
È importante per i bambini riconoscere e dare il giusto nome alle emozioni, consapevoli che nella nostra vita non proveremo solo gioia ed entusiasmo.
La visione distorta che viene riproposta spesso dai social network è quella di una vita apparentemente perfetta.
Invece, tramite questo lavoro la dott.ssa Patanè ha voluto rendere i bambini più consapevoli rispetto all’accettazione di tutte le emozioni che provano quotidianamente.
Il parere degli esperti
La domanda sorge dunque spontanea: quanto è importante il ruolo delle emozioni nell’apprendimento?
La prof.ssa Lucangeli, ordinario di Psicologia all’Università di Padova e una delle massime esperte di intelligenza numerica in Italia, sostiene che le emozioni abbiano una funzione di allerta per l’organismo, fortemente legata alla sopravvivenza.
Tale attivazione dei centro sottocorticali dell’encefalo determina la componente fisiologica dell’emozione (ad esempio: la tachicardia, la sudorazione…).
Emozione e cognizione sono quindi molto connesse dal momento che accompagnano e sostengono il processo di apprendimento degli studenti.