Compiti per le vacanze di Natale: peso o opportunità?

Anche quest’anno il Natale è ormai alle porte. Lo sfavillio delle luci e gli addobbi natalizi ci dicono che la festa è vicina, così come la corsa agli ultimi regali che si fa talora frenetica.

Pure le scuole di ogni ordine e grado stanno per sospendere la loro attività in occasione della pausa natalizia e gli insegnanti, durante gli ultimi giorni di scuola, si apprestano, tra doni e auguri, ad assegnare ai ragazzi i compiti per le vacanze.

Ma i compiti sono davvero necessari? Molti figli e, di conseguenza, i loro genitori li vivono come un peso che toglie spazio e tempo ad attività ludiche e ricreative, all’opportunità di trascorrere qualche giorno insieme ai propri cari facendo visita a parenti lontani o ad una città d’arte. A dire la verità, i compiti per le vacanze, se misurati e ben calibrati, possono rivelarsi una risorsa per i ragazzi. Volete conoscerne le ragioni?

In primis gli alunni hanno la possibilità di consolidare i contenuti appresi nel periodo precedente la pausa natalizia in modo tale da riprendere poi il cammino, al rientro, in modo più proficuo. In secondo luogo chi ha manifestato delle carenze o delle difficoltà può approfittare di questi giorni per rimettersi al passo. Ma soprattutto questo periodo può essere davvero un’opportunità per consolidare e affinare il metodo di studio: su indicazioni del docente, l’alunno potrà esercitarsi nel mettere in pratica alcune strategie che gli permetteranno di assimilare in modo più efficace i contenuti appresi.

Ciò non significa trascorrere giornate intere sui libri, bensì dedicare un po’ di tempo, nei giorni non festivi, al consolidamento di alcuni “strumenti” che risulteranno utili agli alunni nel loro percorso scolastico, indipendentemente dalla disciplina oggetto di studio. Mi riferisco ad esempio, alla realizzazione di schemi, mappe concettuali, riassunti e alla necessità di ripetere ad alta voce i contenuti appresi per verificare l’assimilazione degli stessi e per abituarsi ad esporre con proprietà di linguaggio.

Naturalmente, come in tutte le cose, sono necessarie organizzazione (per non togliere tempo, giustamente, allo svago e al meritato riposo) e moderazione nell’assegnazione dei compiti stessi da parte dei docenti.

Pertanto, se affrontati in modo serio ed equo, i compiti per le vacanze natalizie potranno tramutarsi in un impegno, tutto sommato sopportabile, a tutto vantaggio degli studenti.

Godiamoci, dunque, in tutta serenità il Santo Natale, approfittiamo pure di questo tempo di vacanza per stare con i nostri figli, condividendo con loro gioie e, perché no, qualche piccola fatica!

Basta non esagerare. Come diceva il saggio poeta latino Orazio: “est modus in rebus”.

Prof.ssa Franca Paladin

Docente di Italiano della Scuola Secondaria di Primo Grado.

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