Sempre allegri, sulle orme di Don Bosco

Il 31 gennaio per il Collegio Immacolata è stato un giorno speciale, un giorno di grande festa!

Ricordando i 120 anni dalla fondazione dell’Istituto, in occasione della festa di Don Bosco è stata organizzata per i ragazzi della Scuola Secondaria di I Grado, una mattinata ricca di iniziative volte alla preghiera e al divertimento; alternando momenti di riflessione a momenti di condivisione e collaborazione.

La mattinata non poteva iniziare senza la preghiera. Durante la Santa Messa celebrata da Don Mauro presso la Chiesa del Collegio Immacolata i ragazzi, dalla scuola primaria alle scuole secondarie di secondo grado, hanno potuto vivere questo momento cantando e pregando insieme. Al termine della celebrazione bambini, ragazzi, giovani, insegnanti e tutta la comunità educante hanno salutato e ricordato Don Bosco cantando a gran fiato Giullare dei campi!

Finita la celebrazione il ritrovo è avvenuto in cortile. Luogo per nulla casuale, specialmente in questa giornata speciale! Don Bosco in primis ha cercato a lungo uno spazio ampio per il gioco dei ragazzi, ha girato tutta Torino alla ricerca di un cortile dove poter lasciare i suoi giovani (Valdocco); ed è proprio lì che ha fondato il suo primo oratorio.

Bisogna ricordarsi che Don Bosco tra i giovani significa anche Don Bosco nel cortile.

È proprio nel cortile del Collegio Immacolata che è letteralmente avvenuta la corsa alla merenda. Come da tradizione infatti, è stato offerto a tutti gli alunni un ottimo panino con il salame.

Non c’è festa senza divertimento e senza gioco quindi,  dopo una buona merenda, i nostri ragazzi erano pronti per iniziare la Caccia al tesoro. Risolvendo indovinelli, rompicapo matematici, inventando poesie inerenti a Don Bosco, cercando in tutti i modi di aggiudicarsi punti convincendo i professori,  alla fine la squadra degli Struzz si è meritata la vittoria!!!

La mattinata si è conclusa con la visione del film La mia fedele compagna, ispirato alla storia vera di Brad Cohen. Un ragazzo che nonostante gli sia stata diagnosticata, in giovane età, la Sindrome di Turette, è riuscito, contro ogni pregiudizio a realizzare il suo sogno: quello di diventare insegnante.

Dal film traspare quanto il pregiudizio, la derisione, l’ottusità mentale possano incidere nella vita di una persona e fa capire quanto conti l’inclusività in qualsiasi ambiente ci si trovi. L’importanza del provare a mettersi in gioco perché ogni persona è unica e come tale può sempre imparare e insegnare agli altri.

Come ci ricorda il tema pastorale dell’anno, in qualità di educatori e di insegnanti cerchiamo di far emergere nei giovani la gioia di essere parte della comunità cristiana, dove ognuno ha un’unica e irripetibile esistenza che s’incontra con la diversità dell’altro. NESSUNO ESCLUSO.

prof.ssa Chiesura Silvia

Insegnante di Matematica e Scienze

Guarda la galleria fotografica sulla nostra pagina Facebook.

Condividi l'articolo: