Progettare e realizzare una casa tecnologica

A partire dal pomeriggio del 15 febbraio e per altre otto lezioni che si sono tenute a settimane alterne, alcuni ragazzi della scuola secondaria di primo grado del Collegio Immacolata si sono ritrovati nell’aula di tecnologia per dar vita a un “Laboratorio tecnologico”. È stato deciso di lavorare con un piccolo gruppo di ragazzi per favorire la nascita di relazioni positive e autentiche e per poter valorizzare le competenze di ciascuno. Inizialmente le idee al vaglio erano davvero tante, ma la più convincente, quella che è stata promossa, riguardava la costruzione di una casa tecnologica con impianto elettrico e ascensore funzionanti.

Ecco come i ragazzi descrivono il lavoro che è stato svolto:

LA COSTRUZIONE DELLA CASA

Abbiamo preso sei tavole di legno e le abbiamo tagliate di diverse misure: due avevano la funzione di pareti, altre due di pavimento del secondo piano e di soffitto, le ultime costituivano il basamento e la parete posteriore. Successivamente le abbiamo inchiodate assieme formando la casa, aperta davanti. Su un lato della casa abbiamo attaccato, con delle viti, l’ascensore creato da Andrea.

L’ARREDAMENTO

Abbiamo creato mobili ed elettrodomestici di carta seguendo alcune istruzioni che la prof.ssa ci ha dato; per la cucina e il bagno abbiamo realizzato la pavimentazione in mosaico.

L’ELETTRONICA

Andrea ha creato un ascensore e un impianto elettrico con luci led bianche e fibra ottica, poi abbiamo riposto le batterie delle luci e dell’ascensore in una scatola affiancata alla casa che abbiamo chiamato “centralina elettrica”. Per comandare l’ascensore abbiamo smontato una macchina telecomandata (portata da Andrea) da cui abbiamo ricavato la scheda e il controllo. Andrea ha creato l’ascensore con delle parti di una stampante e una capsula di plastica trasparente.

Il laboratorio è stato molto divertente, educativo e creativo. È stato bello smontare, montare e inchiodare.

Questo laboratorio, seppur nella limitatezza di tempi e materiali, ha provato a inserirsi nella tradizione inaugurata da Don Bosco il quale vedeva nel lavoro manuale una palestra formativa per divenire “buoni cristiani e onesti cittadini”.

I nostri ragazzi si sono cimentati in piccoli lavori di falegnameria, di creazione di mosaici, di tappezzerie, di sagome in cartoncino e impianti elettrici utilizzando, per la maggior parte, materiali di riciclo, sperimentando il piacere di progettare, mettendo in gioco ciascuno il proprio talento e scoprendo il valore dell’amicizia e la gioia del lavorare assieme per un obiettivo comune.

Il percorso si è svolto in un clima di serenità ed entusiasmo e i risultati sono stati superiori a ogni aspettativa!

Naike Viviani

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