Collegio Immacolata e compagnia teatrale “Tremilioni” uniti per l’inclusione

La collaborazione del Collegio Immacolata con la compagnia teatrale Tremilioni, nasce come un progetto quadriennale, che terminerà nel 2023. Finanziato dal Comune di Conegliano, ha l’obiettivo di promuovere l’inclusione e la cittadinanza attiva nei giovani, valorizzando il patrimonio culturale. Il progetto mette al centro il tema dell’inclusione e del “fare comunità”: il linguaggio del teatro infatti è interdisciplinare poiché contiene in sé il gesto, il movimento, la parola, l’immagine e il segno. È uno strumento di conoscenza, di sperimentazione soggettiva e di gruppo, che veicola esperienze emotive e creazioni artistiche, permettendo di rielaborare il mondo attraverso l’arte.

“Sarebbe un’idea del tutto irrealizzabile se non fosse per la disponibilità data dal Collegio Immacolata nel mettere a disposizione il loro bellissimo teatro – commenta il sindaco Fabio Chies – Grazie a questa sinergia sarà possibile anche per i ragazzi meno abbienti frequentare dei corsi di teatro gratuiti, guidati da professionisti del settore”. Il teatro è anche un’opportunità per abbattere le distanze e creare solidarietà: è infatti il luogo del non giudizio per eccellenza, dell’inclusione e dell’integrazione come sguardo di apertura verso l’altro, con i suoi punti di forza e di debolezza. Anche il regista della compagnia Tremilioni commenta positivamente l’iniziativa: “Abbiamo l’impegno di allargare la cultura a Conegliano, creando una rete protetta di crescita personale e culturale”.

Soprattutto nell’ambito della scuola, il teatro diventa un’esperienza di avvicinamento ai valori culturali come mezzo per comprendere e sperimentare la diversità. Uno strumento, insomma, di promozione sociale e di educazione ai valori della cittadinanza, fondamentali per creare una coscienza sociale nei giovani. A questo riguardo, anche la riflessione della vicepreside della scuola secondaria di primo grado suor Chiara Ciol: “L’incontro col comune e con la compagnia Tremilioni è stato positivo perché abbiamo riscontrato un grande interesse nel coinvolgere le fasce giovani della città. Concordiamo tutti che il teatro permette di crescere, di misurarsi con se stessi coinvolgendo anche la famiglia, in modo leggero, ma profondo”.

L’obiettivo della collaborazione tra collegio e compagnia sarà quello di fornire competenze teorico-pratiche in modo che il teatro diventi lo strumento per favorire processi di inclusione e coesione sociale. Di primaria importanza anche il potenziamento dell’autonomia e del riconoscimento della propria identità, all’interno di un quadro culturale variegato e inclusivo. “Lavoriamo con una logica di crescita e prevenzione, per motivare i ragazzi a scoprire loro stessi”, conferma suor Marta Checchin, coordinatrice della scuola dell’infanzia e primaria, ricordando che l’iniziativa non è aperta solo agli studenti del collegio, ma a chiunque voglia parteciparvi. Nel concreto, il progetto prevede la rassegna teatrale di due spettacoli per bambini e ragazzi, adulti e famiglie, uniti a due laboratori teatrali annuali per ragazzi delle classi 4 e 5, e delle medie, concludendo con una rappresentazione di uno spettacolo finale aperto alla cittadinanza.“

Articolo tratto da Treviso Today.

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