Madre Mazzarello, dove la nostra storia ha origine!

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In questo periodo un po’ più disteso è stato bello andare a scovare le cronache della casa, manoscritti di un tempo, in cui le nostre consorelle con assiduità hanno raccontato i fatti quotidiani degni di nota; sono pagine intrise di vita spesa per il bene di tante anime, ricche di aneddoti e trasudanti di carisma salesiano.

È facendo questo che abbiamo potuto ricordarci che c’era un tempo in cui la festa di madre Mazzarello veniva festeggiata il 14 maggio, giorno della sua morte.  È stato il Concilio Vaticano II che, riorganizzando il calendario liturgico, e affidando al 14 maggio la memoria di san Mattia apostolo, ha stabilito di anticipare la festa della nostra Cofondatrice al 13 maggio.

Ma lasciamo ora spazio alla cronaca del 14 maggio 1962 e scopriamo come si festeggiava madre Mazzarello in quegli anni. Riportiamo il testo così come lo si trova nel manoscritto, in modo da non perderne il tratto autentico.

 

Tre SS Messe:

la 1° alle ore 6.30 celebrata dal Rev. Sig. Direttore don Marcoalti per le suore che alla fine della Messa fece dono della meditazione predicata. Svolse l’argomento su questi concetti: Santità fatta di rettitudine esterna ed interna; di umiltà esterna ed interna, di carità esterna ch’è correttezza ed educazione, e dell’interna che è vero amore che solleva ed eleva, che porta a Dio. In una Casa, disse, indice che si pratica la vera bella carità è il fiorire delle vocazioni. La S. Messa è stata celebrata all’altare della nostra Santa, fra solennità di canti, di luci e di sacri paramenti di festa.

 Ore 8.30. II° S. Messa celebrata da S. Eccellenza Rev. Ma il nostro Vescovo Mons. Albino Luciani che al Vangelo tiene il panegirico breve della nostra Santa Madre. Svolge questi concetti: “Ogni santo ha una sua fisionomia, una sua caratteristica, un suo particolare modo di essere santo, ha la sua spiritualità. S. Maria Domenica non fuggì come fecero altri santi, non scappò nei deserti, ma restò per le anime in azione e con l’orazione per loro. A 15 anni si consacrò a Dio segretamente col voto di verginità; a 18 entrò a far parte del privilegiato numero di Figlie di Maria Immacolata; a 27 anni era tutta spiritualità nella sua attività di sarta; a 35 anni diventò la Fondatrice dell’Istituto vostro vivendo ancora nove anni per farsi pronta per il Cielo. Lavorava alla presenza continua di Dio con una mano nella Sua Mano e con l’altra al lavoro. Mescolare la nostra azione col fiato di Dio, spirito di fede in tutto il nostro vivere: Spirito Santo, soffia, ed io mi lascerò portare”.
La chiesa era al completo delle nostre allieve interne ed esterne, meno il corso elementare. La Messa comunitaria intercalata dal canto di sacri mottetti.

 Ore 9.30. III° S. Messa per il corso elementare e Scuola Materna, celebrata dal Rev. Don Gioachino Pradella, fra suoni e canti e con molte S. Comunioni delle allieve, come nella Messa di S. Eccellenza.

 Giornata delle missioni. Il cortile, il porticato è tutto un richiamo alla vita di missione con grafici appositi, fotografie, banchetti di piccole e graziosi oggettini, telai e mazzetti di fiori artisticamente preparati.

In salone teatrino le allieve delle classi medie e superiori assistono alla rappresentazione di scene missionarie e al film “don Bosco e le sue missioni” e pro-missioni fanno a “lascia o raddoppia” per oggetti offerti dalle allieve interne.

 Nel pomeriggio alle 17, benedizione eucaristica e bacio della sacra Reliquia della nostra Santa.

 

Quali fossero le suore presenti quel 14 maggio 1862, lo sappiamo e di qualcuna possiamo sentirne il ricordo dalla viva voce; chissà invece se tra quelle ex allieve della seconda e terza messa, c’è qualcuna che si ricorda di quel giorno in cui madre Mazzarello era stata festeggiata con tanta solennità!

 

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