Michela Possami alla guida della Scuola del Collegio Immacolata

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Chi è e dove viene la nuova coordinatrice scolastica?

Ho conosciuto il Collegio Immacolata, varcandone il portone di ingresso, da oratoriana più di 40 anni fa. 

Ho imparato a giocare a palla avvelenata, correndo da un lato all’altro del cortile, spronata dalla grinta delle Figlie di Maria Ausiliatrice che mi hanno accolta, chiamandomi per nome e chiedendomi per prima cosa “come stai?”.  Il mio obiettivo era, in realtà, poter frequentare la scuola media del Collegio, in quegli anni in cui era necessario prenotare per tempo la propria iscrizione, dati i numeri elevati dei bambini e la continuità che veniva assicurata a chi iniziava in quella realtà il suo percorso scolastico.

Il cortile, l’Oratorio e, insieme, la Chiesa del Collegio, porto sicuro e luogo di affidamento, sono stati per me la prima chiave di accesso alla scuola, che ho avuto la fortuna di frequentare fino alle superiori comprese, nell’indirizzo dell’Istituto Magistrale, vigente in quegli anni.

Non li mai abbandonati nemmeno nei miei percorsi successivi, nel conseguimento della prima laurea in Filosofia a Venezia Cà Foscari e della seconda in Psicologia educativa e clinica, presso lo IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia – sede di Mestre), dove ora anche insegno.  

Da dove nasce la passione educativa che l’ha portata oggi ad essere a guida delle scuole presenti al Collegio Immacolata?

Ho usato più volte l’espressione “sono tornata a casa”, in questi mesi, presentandomi nel ruolo che ora rivesto di Coordinatrice delle attività educative e didattiche della scuola, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Grado. 

Il Collegio per me ha sempre rappresentato la mia Famiglia, una Comunità dove ho trovato ascolto, accoglienza e, crescendo come persona, come donna e come professionista, anche reciprocità di intenti e di azioni nell’intendere, in particolare, l’educazione ed i suoi processi. 

Riconosco alla scuola del Collegio, alla sua serietà e ambiente di apprendimento, in cui la relazione viene prima della trasmissione dei contenuti, ai “maestri”, preparati e solidamente umani che mi hanno istruita, alle FMA che mi hanno sempre accudita e sollecitata a costruire con serenità e discernimento il mio progetto di vita, il merito di aver contribuito in modo fondamentale alla mia crescita umana e alle mie numerose ed intense soddisfazioni professionali. 

Dopo quasi 30 anni di esperienza nella Scuola Pubblica Statale e nell’Amministrazione Pubblica, rivestendo ruoli apicali e di governo, con riconoscenza ho fatto ritorno alle origini della mia passione educativa, salesiana, con un salto incompreso solo a coloro che non hanno avuto modo di poter gustare e vivere, felicemente e con intensità, il modello pedagogico e la qualità delle Scuole Paritarie Salesiane. Esperienza questa che vorrei far gustare ed apprezzare anche a mio figlio, nei suoi prossimi anni. 

La fonte della mia scelta professionale, controcorrente rispetto alla normalità, risiede nei valori che, già da docente di Scuola, dalla Primaria alla Secondaria di Secondo Grado, e poi da Dirigente Scolastico e da Provveditore agli studi con ruoli anche ispettivi, continuo a ritenere quanto mai attuali e vivi: buoni cristiani ed onesti cittadini per essere, non solo futuri abitanti del Paradiso, ma concreti attori in questo tempo presente e nel mondo sulla scia di quello che già don Bosco proponeva ai suoi ragazzi.

Per Michela Possamai quale relazione tra la scuola salesiana e il territorio in cui è inserita?

Scegliere di dedicare parte del mio tempo e delle mie competenze in questa scuola coincide con il senso di servizio che sento altrettanto forte in me, rispetto all’impegno civile nella mia città di nascita e di appartenenza che è Conegliano. Credo che uno dei simboli della nostra città e di questo territorio per molte famiglie che la scelgono ogni giorno anche oggi, oltre il suo castello che la incornicia dall’alto, sia proprio la facciata del nostro Collegio, rivolta in via Madonna, fosse solo per le centinaia di maestre e di professionisti che esso ha istruito, ha accompagnato nella vita, che da esso hanno preso il largo verso il futuro e il lavoro, con indiscusso successo. 

Come direbbe don Bosco, sento che qui, ora, anche come mamma e per la mia stessa Famiglia salesiana, posso “fare bene il bene” e, aggiungo, con l’aiuto di una Comunità intera, farlo fruttare e farlo conoscere.

Come è stato il lavoro di questi mesi con i docenti e le famiglie?

Le sfide non mancano: sono partita con una grande calamità, con la gestione di una inaspettata emergenza sanitaria e scolastica che tutti bene conosciamo. La Scuola del Collegio però, ha assunto forse il volto che le mancava: oltre l’internazionalità che già la contraddistingueva è diventata a tutti gli effetti anche “Scuola Digitale”, sfida che è stata affrontata con caparbietà, attenzione a “non lasciare nessuno indietro” e con tutto il nostro impegno nel voler “fare la differenza”, tangibile anche rispetto ad altre offerte formative.  Abbiamo rilevato grande fatica nel percorrere cammini inesplorati della didattica, in terreni sconosciuti intessuti da relazioni on line che sembravano poterci sfuggire ma anche grande fiducia e soddisfazione per ogni feedback benevolo e autentico, critico e costruttivo, ricevuto e condiviso con le Famiglie.

Ho respirato, e respiro, l’aria di una Comunità, alunni e genitori per primi, che non si sono affatto persi ma che piuttosto non vedono l’ora di riabbracciarsi, non solo fisicamente ma anche nelle intenzioni di futuro e me lo chiedono, pressocchè ad ogni occasione di incontro, ogni giorno. 

Quale prospettiva per il polo scolastico del Collegio?

Stiamo già immaginando il nostro primo giorno a settembre mentre ci auguriamo di salutarci con un grande urlo di festa anche prima nel nostro cortile. 

Qui non ci siamo mai fermati, tutto è corso, anche nei nostri meeting e nelle nostre aule virtuali, più veloce di sempre. 

Perché questa è la scuola salesiana: arrivare prima di te, per poterti aspettare, li dove sei .

Abbiamo davvero costruito oggi, un pezzo di scuola del futuro, con docenti giovani, brillanti, come si dice di merce rara e preziosa, attenti, che sono stati ancora più abili perchè capaci di mettersi in gioco e di fare la differenza, visibile e riconosciuta dalle stesse Famiglie, così altrettanto partecipi e responsabili. 

Questa pandemia ci ha resi più trasparenti: noi siamo la dimostrazione che la scuola di qualità davvero esiste: possiamo e dobbiamo puntare oltre, così è di ogni processo educativo intenzionale e, forse mai così evidente e necessario come in questo tempo. In questo momento, credo che noi insegnanti ed educatori dobbiamo  privilegiare  l’apprendimento,  gli  sforzi  per  sostenere  la  motivazione  e  la  curiosità,  il diritto inalienabile all’istruzione, tramite le relazioni di cura. 

Sono a vostra disposizione e  potete contattarmi al mio indirizzo mail: coordinatrice@collegioimmacolata.it

Io continuerò con impegno e grande affetto, perchè il Collegio non è solo una scuola ma una Casa per molti di noi. 

Buona vita!




 

 

 

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