Didattica a distanza: l’utilizzo della piattaforma “Padlet” alla Scuola Secondaria

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Didattica a distanza: da possibilità remota a concreta realtà

Siamo arrivati ormai al capolinea di questi mesi di didattica d distanza: tutti noi, insegnanti, alunni e genitori, siamo saliti su questo treno ad alta velocità che ci ha permesso di compiere un necessario salto di qualità nell’uso della tecnologia e delle piattaforme online. La scuola multimediale, che non è mai effettivamente esistita nel concreto, se non nei manuali destinati all’aggiornamento degli insegnanti, costituiva, prima dell’”era Covid19” fonte di entusiasmo per pochi e di una vaga diffidenza per molti. Dopo questi mesi in cui è diventata invece, una realtà tangibile, posso provare ad esprimere il mio sentire nei suoi confronti e nei confronti di quanto vissuto: ciò che sento è di aver attraversato, in un certo senso da protagonista, un pezzetto di Storia, quella Storia che determina e a volte sconvolge le nostre piccole storie individuali. 

 

Per non perdersi le cose importanti

È forse proprio questa percezione condivisa ad aver spinto noi insegnanti a voler annotare e fissare, utilizzando gli strumenti multimediali, esperienze, emozioni, bisogni e desideri che hanno caratterizzato questo particolare periodo della vita nostra e dei nostri alunni. Uno dei tanti strumenti che sono stati utilizzati con i ragazzi della nostra Scuola, è la piattaforma “Padlet” che consiste in una applicazione on line che permette di creare bacheche virtuali su cui è possibile condividere contenuti di vario tipo. Come se ci fosse un muro virtuale nel quale si possono appendere post it con pensieri, emozioni, domande ma anche immagini, link, video.

E così l’aula reale, quella fisica, che si riempie ogni giorno del chiacchiericcio e dell’energia dei ragazzi, si è trasferita in un luogo altro, in una sorta di aula virtuale e per questo “aumentata” perché fuori degli spazi e dei tempi prestabiliti, un’aula di cui i vari “block notes” che abbiamo realizzato e condiviso, potrebbero essere una piccola testimonianza. 

 

Le proposte concrete

Nella Scuola Secondaria, è stato proposto l’utilizzo di questa piattaforma dalle insegnanti di Italiano, che hanno raccolto soprattutto i pensieri dei ragazzi durante il lockdown, e dell’insegnate di educazione motoria che ha invece mantenuto attivi anche fisicamente i nostri alunni in questo periodo di immobilità. In particolare, il lavoro svolto insieme ai ragazzi della classe 1B, presenta una raccolta di alcuni pensieri estrapolati dai diari di bordo che i ragazzi hanno redatto in questi mesi. La riflessione è stata inizialmente proposta loro durante una lezione di italiano e verteva attorno all’esperienza travagliata di Ulisse, costretto a fronteggiare molteplici prove e a mettere in gioco tutte le abilità di cui era in possesso, pur di tornare a riabbracciare i propri cari. Alcuni pensieri condivisi dai ragazzi, dunque, citano proprio la figura di Odisseo, eroe omerico al quale ciascuno di noi, per molteplici versi, può essere comparato, specie in questo periodo di prove più o meno grandi che ognuno si è ritrovato ad affrontare nella propria vita.

Per le classi seconde, invece, su ispirazione dei recenti “Dantedì”, le giornate dedicate a Dante Alighieri, i ragazzi hanno rivolto la loro attenzione a questo scrittore e alla sua opera. Il testo è stato interpretato come una guida, un aiuto per poter attraversare anche ai nostri tempi, la “selva oscura” che ciascuno vive e che, in questi mesi abbiamo provato ad attraversare insieme. Con lungimiranza, nel provare a vivere bene il presente, si guarda oltre con la speranza di poter finalmente uscire a “riveder le stelle” con uno sguardo nuovo. 

Pensando al blocco che il lockdown ci ha imposto, la professoressa di educazione motoria ha dato spazio su questa bacheca virtuale agli alunni di tutte le classi che non hanno mai perduto il desiderio e la volontà di allenarsi e di tenersi in movimento anche durante la quarantena. Qualcuno si è improvvisato giocoliere, qualcun altro ha reinventato le Olimpiadi a casa propria… la fantasia non è mancata nel pensare a come allenare il proprio corpo insieme alla propria mente.



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