L’adolescenza raccontata dai protagonisti
Per gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado del Collegio Immacolata, il tema dell’adolescenza rappresenta sicuramente una sfida tanto complessa da affrontare quanto impellente.
Del resto, le teorie e le definizioni al riguardo non mancano certamente.
Come, dunque, non ammettere l’importanza di dare voce, in tal senso, proprio ai protagonisti stessi, consapevoli o inconsapevoli che siano?
È apparso doveroso, quindi, interrogare i ragazzi, consci in parte di attraversare qualcosa di nuovo e di poco definibile a parole e al contempo “costretti” quasi a misurarcisi in modo “razionale”, disegnandolo a parole.
Alcuni alunni della classe 3^A hanno così descritto e spiegato la loro adolescenza.
È un percorso
Quanta voglia di crescere, di essere autonoma, libera, di volare oltre le regole e oltre la quotidianità.
La meta però non è così vicina; prevede un lungo percorso in mezzo al caos, ai contrasti, a toni arcobaleno che poi in un attimo diventano bianco e nero.
Questo “vivere” lo chiamano adolescenza.
È un bollino che mi sento addosso.
E che sarà mai questa fase in cui ti viene da contestare tutto e tutti, per primo te stesso?
Che sarà mai questo periodo di brufoli, capelli grassi, mal di pancia e fame continua?
E che saranno mai questi ormoni nell’aria che portano ragazzi e ragazze a volte a guardarsi con sospetto a volte con timoroso o sfrontato interesse reciproco?
Non ho ancora capito quando è cominciata e neppure quando finirà questo tempo.
C’è chi dice che molti adulti continuano ad essere adolescenti, nonostante l’età.
Ho deciso: me lo gusto tutto questo periodo della vita!
Sarà pure tormentato, faticoso, litigioso, insoddisfatto, ansioso…ma è anche una simpatica fase di novità, scoperte, emozioni, opportunità che mi godo in compagnia di me stessa, degli amici e di chi ho accanto tra tante peripezie.
Alti e bassi
L’adolescenza per me si sta rivelando un periodo molto difficile, ho molti alti e bassi, delle volte mi sento a capo del mondo, ma, da un momento all’altro, divento una fragile bambina che il mondo lo deve ancora conoscere, sono piena di insicurezze e senza certezze sulla mia vita futura.
I miei amici resteranno? Riuscirò a farmi altri amici? Mi troverò bene nella mia nuova scuola?
Tante domande ma nessuna risposta.
Molte volte non mi capisco nemmeno io, non riesco a spiegare quello che mi succede dentro, ho un miscuglio di emozioni talvolta negative.
Vorrei ritornare ad essere una bambina spensierata, con nessuna insicurezza e con la paura solo del buio e non di tutto quello che la circonda, quella piccola bambina bionda che non pensava al giudizio altrui anche se sin da subito ne ha ricevuti molti.
Quegli stessi giudizi mi hanno distrutta ma allo stesso tempo fortificata.
L’adolescenza è brutta nella solitudine perché in quell’istante affiorano tanti pensieri, ma fa parte della vita e tocca a ciascuno affrontarla e superarla in tutti i suoi pregi e i suoi difetti.
Non più bambini
Per me l’adolescenza è un periodo buio, mi ritrovo spesso ad essere stressata e nervosa, è un momento di riflessione, in cui si pensa spesso alle cose che fanno star male, almeno questo è ciò che succede a me.
Non siamo più bambini e proprio per questo dobbiamo iniziare ad arrangiarci; sono una persona che riesce a fare amicizia spesso e con molte persone, però una gran parte di loro è falsa e in realtà parla alle mie spalle.
L’adolescenza è capire anche queste cose, saper distinguere le vere amicizie e le persone buone che ti sanno aiutare nei momenti bui.
Per questo si soffre in questa delicata fase della vita.
Per le amicizie false, per un litigio in famiglia, ma anche per un rifiuto in amore.
Perché è proprio in questo periodo che le persone iniziano ad innamorarsi veramente di qualcuno, e, nel migliore dei casi, l’altra persona prova lo stesso, ma in caso contrario ci si sente molto male, soprattutto se le persone sono sensibili e fragili come me.
Concludo dicendo che l’adolescenza fa soffrire, ma serve a prepararci alle delusioni del futuro e a saper distinguere persone buone e affidabili da persone false ed egoiste.
O sei invincibile o crolli
Per me l’adolescenza è qualcosa di indescrivibile, nessuno potrà mai raccontare o spiegare il vero significato di questa parola perché è un insieme di così tante cose separate e differenti che sarebbe impossibile da decifrare.
L’adolescenza può essere uno stato d’animo, un modo di essere, è quel periodo di tempo in cui ogni cosa che vedi e che succede ti frulla nella testa per ore fino a quando non ti stufi e lo dimentichi.
È quel periodo in cui fai spendere un sacco di soldi ai genitori per vestiti, scarpe e accessori che tutti hanno e che tutti vogliono.
È quel periodo in cui o sei invincibile o crolli ad ogni difficoltà e problema che la vita ti crea.
È quel periodo in cui succedono tutte quelle altre cose, beh lo sapete…
Una miniera d’oro
Questa fase della vita dei nostri giovani alunni rappresenta una miniera d’oro di intuizioni e nuove prospettive sul presente e sul futuro.
Il loro punto di vista, seppur in parte “contaminato” da molteplici stimoli, sollecitazioni e considerazioni esterne, spesso prodotte dal mondo adulto, si
configura sempre come nuovo, puro, illuminante e fortemente onesto.
“Si capisce subito quando i ragazzini ce l’hanno con voi. Non ridono, niente da fare.” (J. D. Salinger, Il giovane Holden)