Diverso da chi?
Il termine diverso secondo la definizione citata nel vocabolario Treccani, indica: “…atipico, che non rientra nello schema generale…”.
Quante volte nella nostra quotidianità utilizziamo il termine diverso senza rendercene conto e soprattutto senza pensare a cosa realmente stiamo comunicando a chi abbiamo davanti a noi?
Ma chi può dire realmente cosa è diverso da cosa? E chi è diverso da chi?
Tali quesiti ci portano ad approfondire un tema molto delicato ma altrettanto importante che non può rimanere senza voce: l’inclusione a scuola.
In ambito sociale, essere inclusi significa sentirsi accolti: appartenere ad un gruppo di persone che ti riconosce e ti accoglie per quello che sei non per quello che vorrebbero fossi.
E in ambito scolastico cosa significa?
Una scuola inclusiva è proprio quella che combatte l’esclusione, che fa sentire ogni persona parte del tutto ma rispettando la propria individualità.
Come riuscirci?
Innanzitutto crediamo che il ruolo dell’insegnante sia centrale, deve avere passione per il proprio lavoro, deve amare i propri bambini e solo cosi riuscirà ad entrare in empatia con loro, ricordando che senza relazione non avviene l’apprendimento; creando un gruppo classe coeso e collaborativo, un gruppo classe coinvolgente e sensibile che abbia la capacità di accogliere indistintamente.
È importante predisporre attività in piccolo gruppo, creare delle situazioni adeguate ad ogni bambino
favorendo in primis la socializzazione, lo stare insieme, la cura dell’emotività tutte attenzioni che favoriscono l’apprendimento.
Nessuno sostiene sia semplice, ci saranno momenti più difficili di altri, ma non possiamo pensare di non riuscirci!
“La diversità è ricchezza, l’inclusione è l’opportunità di condividerla!!” (dal web)
Collegio Immacolata Conegliano… #nessunoescluso!