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LABORATORIO DI PROPEDEUTICA MUSICALE

Il progetto di propedeutica musicale vuole essere un laboratorio promuove attività sonore e musicali finalizzate a sviluppare la sensibilità musicale.

L’educazione musicale offre al bambino nuove possibilità espressive e comunicative. Non solo stimola la percezione uditiva, ma lo incoraggia anche ad esprimere sensazioni ed emozioni. Imparare a fruire con piacere il suono in sé, la musica, il rumore, il silenzio, aiuta a prendere consapevolezza di una nuova dimensione.

La possibilità di comunicare con i suoni, con i rumori, costituisce per il bambino una modalità espressiva strettamente legata allo sviluppo motorio, cognitivo, affettivo-emotivo e sociale. All’interno del percorso educativo l’attenzione alla musica assume, quindi, un ruolo importante perché crea possibilità per arricchire il linguaggio, sviluppare la creatività e offrire occasioni per conoscere se stessi e il mondo.

 

Tempi

Da ottobre 2016 a maggio 2017

1 ora settimanale per i bambini di 4 anni

1 ora settimanale per i bambini di 5 anni (divisi in due gruppi)

 

Metodologia

Per migliorare la qualità dell’attenzione da parte dei bambini, ricorriamo alternativamente a più esperienze d’ascolto, osservazione, racconto, formulazione di ipotesi, movimento mimico gestuale, drammatizzazione, illustrazione e interpretazione grafica, canto, ballo…

Il nostro scopo è variare le attività per ottenere reazioni diverse dai bambini, che risponderanno in modo personale ai vari tipi di stimoli, in base alla propria personalità, alle proprie attitudini, alle proprie esperienze.

Esercizi di respirazione attraverso filastrocche, poesie, canti mimati, ritmici e ballati di facile memorizzazione.

Si insegnerà l’importanza della pronuncia corretta del testo di filastrocche e

canti recitati in coro mediante la ripetizione. Gradualmente si aggiungerà la pulsazione e il ritmo (con battito di mani o strumentario Orff), riproducendo semplici sequenze ritmiche, i giochi con il ritmo delle parole, con gli strumentini (ad esempio i legnetti, i tamburini, le maracas,) con il corpo attraverso il body percussion. Infine si intoneranno semplici canti basati su poche note, facendo però attenzione alla corretta intonazione.

Non si tralascerà l’ascolto attivo di brani musicali del repertorio classico,

offrendo ai bambini l’opportunità di avvicinarsi a prodotti musicali artisticamente interessanti e al bello musicale.

Obiettivi formativi e competenze

  • capacità pratico-musicali mediante la percezione della PULSAZIONE, della RITMICA e della MELODIA;
  • cognizione di gruppo e dell’importanza del singolo, all’interno del gruppo stesso, per l’ottenimento di un buon prodotto ritmico-musicale;
  • capacità di ascolto (di ritmo e suono) finalizzata all’ottenimento di un buon prodotto musicale;
  • coordinazione motoria legata alla pulsazione e al ritmo;
  • intonare brani semplici su una ridotta estensione melodica;
  • distinguere diversi momenti sonori all’interno di un brano e associare i timbri ai loro strumenti.
  • descrivere un suono (o un brano musicale) secondo i parametri musicali
  • Sviluppo di un’immagine positiva del sè;
  • Sviluppo dell’autostima, in relazione al buon esito dell’attività

 

Attività e strumenti 4 anni

Filo conduttore del progetto è l’educazione all’ascolto. I bambini, infatti, devono imparare ad ascoltare per poi ripetere, discriminare e produrre autonomamente.

In ogni lezione vengono dedicati circa venti minuti all’educazione dell’orecchio: in questo spazio i bambini sono chiamati alla massima attenzione perchè devono imitare la maestra ed inventare seguendo delle regole.

Viene introdotta la grafia del suono pancromatico che rappresenta il suono che sale, scende e resta fermo: è il primo passo verso la vera e propria alfabetizzazione musicale.

Viene via via affrontato  anche il repertorio di canzoncine, con le sfumature agogiche (veloce-lento) e le dinamiche del suono (piano-forte).

Si riscopre il ritmo, elemento presente nell’uomo fin dalla nascita, attraverso i movimenti del corpo (battendo le mani o camminando ad esempio).

Vengono presentati alcuni capolavori dei compositori del passato (da Beethoven a Grieg) per contestualizzare meglio la musica classica.

Il materiale didattico utilizzato comprende il flauto a stantuffo (per il suono pancromatico), i tubi sonori (per il suono diatonico ed introduzione all’accordo), i cucù, le sirine (per appaiare timbri diversi), il cimbalo (per il suono lungo e corto), i legnetti, il woodblok, il martello sonoro (per il ritmo), il triangolo, i sonagli, i cembali (per l’accompagnamento delle canzoni).

 

Attività e strumenti 5 anni

A questa età la comprensione della melodia è definita ed è più semplice cantare.

Per questo il progetto di educazione musicale vuole incentivare l’esplorazione sonora e la capacità di ascolto esplorativo. Nel primo caso il bambino è chiamato ad esaminare con attenzione uno strumento o la voce; nel secondo caso deve essere in grado di capirne le caratteristiche con maggiore consapevolezza per poter poi a sua volta riprodurre.

L’alunno deve acquisire la capacità di classificare e raggruppare sulla base di caratteristiche specifiche, di riprodurre semplici melodie e ritmi con la voce, di interpretare l’emozione creata dalla musica con il corpo.

L’educazione all’ascolto è fondamentale per creare una maggiore coscienza musicale.

La grafia del suono pancromatico si affianca alla grafia del ritmo e al movimento naturale del corpo. Le canzoni vengono accompagnate dagli strumentini con tempo-ritmo-divisione-misura.

Vengono presentati alcuni capolavori dei compositori del passato (da Beethoven a Grieg) per contestualizzare meglio la musica classica.

Il materiale didattico utilizzato comprende il flauto a stantuffo (per il suono pancromatico), i tubi sonori (per il suono diatonico ed introduzione all’accordo), i cucù, le sirine (per appaiare timbri diversi), il cimbalo (per il suono lungo e corto), i legnetti, il woodblok, il martello sonoro (per il ritmo), il triangolo, i sonagli, i cembali (per l’accompagnamento delle canzoni).

 

LABORATORIO DI LINGUA INGLESE

Questo laboratorio è fondamentale nella scuola dell’Infanzia perché avvicina i bambini ad una lingua straniera e ciò significa accompagnarli nell’esplorazione del fenomeno linguistico tenendoli per mano in modo rassicurante e facendo loro comprendere che esistono nel mondo molte lingue che si possono imparare per comunicare.

Questa consapevolezza ha una portata fondamentale in termini non solo di crescita linguistica, ma anche culturale e sociale, in quanto l’apertura verso chi è diverso da noi è un prerequisito per sviluppare nei bambini la tolleranza e promuovere quindi il rispetto verso l’altro.

Il progetto di inglese nella Scuola dell’Infanzia è rivolto ai bambini che frequentano l’ultimo anno. L’obiettivo del progetto è quello di avvicinare e incuriosire il bambino, attraverso uno strumento linguistico diverso dalla lingua italiana, alla conoscenza di altre culture e di altri popoli e permettere al bambino di familiarizzare con la lingua straniera, curando soprattutto la funzione comunicativa. L’apprendimento della lingua viene presentato sempre in forma ludica attraverso canzoni, filastrocche, giochi.

In questo modo i bambini cantando, giocando ed eseguendo lavori manuali imparano ad ascoltare e ripetere vocaboli con pronuncia e intonazione corretta e ad eseguire semplici comandi.

Tempi

Da ottobre 2016 a maggio 2017

1 ora settimanale per i bambini di 5 anni (divisi in due gruppi)

Obiettivi formativi e competenze

Obiettivi di apprendimento:

– intuire il significato di parole tramite l’azione teatrale dell’insegnante;

– memorizzare filastrocche e canzoni;

– interiorizzare i termini di un nuovo codice linguistico;

– acquisire il lessico relativo a numeri, colori e animali.

Traguardi per lo sviluppo della competenza:

  • il bambino ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
  • Il bambino sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
  • Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

Metodologia

La forma privilegiata di attività sarà costituita da un approccio ludico- musicale (proposte canzoni, storie, disegni, giochi mnemonici, etc…). Gli elementi linguistici proposti ai bambini saranno sempre accompagnati da materiale che ne illustrerà il significato e che verrà successivamente sfruttato per stimolarli alla ripetizione.

Il bambino non sarà immediatamente in grado di ripetere e di comprendere tutto quello che gli verrà proposto ma riuscirà a poco a poco a riconoscere ciò che l’insegnante dirà e ad associarlo

ad un’immagine, azione, situazione, etc …

Alla fine del laboratorio il bambino sarà in grado di sentire come familiari numerose espressioni e ne comprenderà il significato globale.

I materiali che verranno utilizzati saranno: pupazzi, flashcards, posters, libri di storie, cd audio, giochi strutturati, etc …

 

LABORATORIO DI EDUCAZIONE MOTORIA

Il Laboratorio di Motricità da sempre accompagna la crescita dei bambini. Stimolare il bambino ad agire coscientemente con il proprio corpo in relazione alle principali tappe evolutive scolastiche, quali il grafismo attraverso il corretto uso della mano, e la lettura con il giusto orientamento della vista in relazione anche allo spazio classe, è un’operazione che trova il suo inizio proprio nella Scuola dell’Infanzia. Non dobbiamo dimenticare l’importanza che riveste l’attività motoria nell’acquisizione di una socializzazione scolastica e delle prime regole sociali.

Tempi

Da ottobre 2016 a maggio 2017

½ ora settimanale per i bambini di 3 anni (divisi in due gruppi)

¾ ora settimanale per i bambini di 4 anni

1 ora settimanale per i bambini di 5 anni (divisi in due gruppi)

Obiettivi formativi e competenze

Finalità generali

– contribuire alla maturazione complessiva del bambino (AUTOSTIMA E AUTONOMIA)

– promuovere la presa di coscienza del valore del proprio corpo (IDENTITÀ)

– “alfabetizzazione motoria”: sviluppo delle funzioni corporee preposte al controllo del movimento

– sviluppo della sfera comunicativa ed espressiva

– Conoscere il proprio corpo

– Imparare i nomi delle parti del corpo

– Acquisire semplici schemi motori di movimento: saltare, strisciare, rotolare

– Imparare ad usare piccoli attrezzi: cerchi, mattoncini. il tappeto

– Ascoltare, capire, ed interpretare con attenzione quello che dice l’insegnante

– Imparare ad occupare lo spazio necessario

– Imparare a interagire con i compagni

– Imparare a divertirsi con il proprio corpo

– Imparare a muoversi a tempo di musica

Obiettivi formativi

Gli schemi corporei sono il frutto dell’elaborazione delle esperienze vissute che fondano la coscienza corporea che ciascuno ha di sé. Gli schemi motori, per attuarsi, dipendono e procedono dagli schemi corporei precedentemente immagazzinati e sono: strisciare, rotolare, camminare, saltare, afferrare, lanciare, arrampicarsi, etc.
Gli schemi corporei dipendono dalle informazioni senso-percettive che il bambino riceve dall’ambiente, mentre gli schemi motori rappresentano le risposte schematico-motorie che il bambino produce per influire attivamente sull’ambiente. In relazione alle argomentazioni espresse possiamo quindi concludere che:

– gli schemi corporei fondano la coscienza che il bambino ha di se stesso;

– gli schemi motori, dipendenti dagli schemi corporei e direttamente evidenti perché attuati, forniscono all’insegnante preziosi dati relativi all’effettiva coscienza che il bambino ha di sé;

– gli schemi corporei e motori possono essere potenziati solo tramite le esperienze vissute e non possono strutturarsi mediante la rappresentazione grafica di sé;

– gli schemi corporei e motori, costantemente presenti nella vita del bambino, fondano la base effettiva del suo adattamento nell’ambiente.

Per quanto riguarda l’educazione spaziale i bambini sperimentano i dati in maniera concreta; poi, tramite assimilazioni, accomodamenti, li interiorizzano in maniera differenziata nelle varie fasce d’età. Mentre nel primo anno viene presa coscienza dei rapporti spaziali quali: dentro/fuori, aperto/chiuso, grande/piccolo, vicino/lontano; successivamente vengono interiorizzati ulteriori contrasti: alto/basso, sopra/sotto, avanti/dietro, lungo/corto, spesso/sottile, verticalità/orizzontalità, uguaglianze e disuguaglianze spaziali, lateralizzazione.

La strutturazione delle conoscenze spazio-temporali ha le sue radici nei vissuti corporei e motori, perché è su questa base che si costituiscono interrelazioni spazio-tempo fra le singole assimilazioni schematico-corporee e motorie. Vengono così interiorizzate conoscenze spazio-temporali quali concetti di: prima/poi, partenza/arrivo, giochi di successione ritmica, piccoli percorsi, ecc…

Quindi i principali obiettivi formativi saranno:

  • sviluppo delle capacità senso-percettive e degli schemi motori di base: strisciare, rotolare, camminare, correre, saltare, arrampicarsi.
  • sviluppo degli schemi posturali principali: posizione eretta, seduta, decubito, flettere, estendere, piegare, lanciare, ruotare, spingere, ecc.
  • coordinare la propria azione manuale con i dati visivi.
  • adeguare la propria azione motoria a parametri spaziali (distanze, traiettorie, orientamento) e a parametri temporali (durata, velocità).
  • rispettare se stessi e gli altri, attuando comportamenti di condivisione e collaborazione.

 

Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia:

  • Acquisisce un buon rapporto con il proprio corpo: percepisce il suo potenziale comunicativo ed espressivo
  • Adotta buone condotte che gli permettono una buona gestione del proprio corpo a scuola
  • Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo e le differenze sessuali
  • Adotta pratiche corrette di cura di sé, igiene e sana alimentazione
  • Prova piacere nel movimento, sperimenta schemi posturali e motori e li applica in giochi individuali e di gruppo
  • Utilizza piccoli oggetti, sa adattare il loro uso alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto
  • Conosce la valenza dei suo gesti e ne valuta il rischio
  • Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza e nella comunicazione espressiva
  • Riconosce il proprio corpo e le sue diverse parti
  • Rappresenta il corpo fermo e in movimento

Metodologia

La forma privilegiata di attività sarà costituita dal gioco, in quanto è attraverso il “GIOCARE” che il bambino può conoscere e sperimentare, dando libero sfogo alle proprie abilità.

Verranno utilizzate tutte le forme di gioco fantastico e di regole, strutturato e non; andremo a proporre attività vissute in forma ludica, preoccupandoci che suscitino nei bambini partecipazione, entusiasmo ed atteggiamenti di ricerca personale. La nostra finalità e quella di potenziare, tramite le esperienze vissute, lo sviluppo cognitivo, la formazione del pensiero, il potenziamento delle capacità intellettive e di apprendimento.

 

 

 

Calendario

07

Lunedì
Avvio psicomotricità bambini GRANDI

13:30 - 14:30

AVVIO COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA

08:00 - 09:00

CONSIGLIO D'ISTITUTO per delibere

17:30 - 19:00

CdC

14:30 - 17:00

3B percorso “PEER to PEER: INFLUENCER DIGITALI#PROTETTINRETE”

09:55 - 11:35

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