L’identità della Scuola Primaria ruota attorno al messaggio evangelico, al carisma educativo di Don Bosco, pedagogicamente riassunto nel «Sistema Preventivo». Le sfide educative che attraversano questo tempo potrebbero indurre nuove paure accompagnate da un sentimento di sfiducia verso il futuro. Noi crediamo nell’educazione come tratto costitutivo dell’esperienza umana e possibilità permanente di trasformazione e cambiamento.
Da questi riferimenti la Scuola Primaria del Collegio Immacolata trae una molteplicità di orientamenti, valoriali ed educativi:
• la visione cristiana della realtà;
• la centralità della persona e della famiglia;
• il momento dell’esperienza scolastica;
• l’ambiente educativo;
• la consapevolezza di dover approfondire di continuo che cosa sia «educazione» e che cosa comporti assumere un impegno di formazione permanente.
L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è da sempre sensibile all’inclusività, anche sociale, delle proprie scuole.
Per questo, accanto al contributo annuale “Buono Scuola” erogato dalla regione Veneto, ha istituito un Fondo di Solidarietà per supportare le famiglie che non possono permettersi di sostenere interamente la retta di frequenza.
Attraverso un’apposita procedura è possibile fare richiesta di sostegno al Fondo ed ottenere una riduzione o una dilazione di pagamento.
Per saperne di più, leggi il nostro articolo sugli aiuti disponibili.
La nostra Scuola elabora la sua Mission, guardando alla sua identità complessa di scuola, cattolica, salesiana, e tenendo contemporaneamente presenti tre fattori, fortemente integrati tra loro:
– la lettura della realtà, con particolare attenzione nei confronti dell’età della fanciullezza 6-10 anni (sapere);
– la valutazione critica degli elementi più significativi che scaturiscono da tale conoscenza (giudicare);
– l’assunzione di iniziative per affrontare la realtà (agire) (v. P.E.N. n. 2.1).
Quest’elaborazione è sempre in itinere, ed è praticata secondo i principi basilari di un atteggiamento di tipo ermeneutico: comprensione, spiegazione, applicazione.
Per noi, essere «SCUOLA», oggi, significa in modo particolare:
sapere:
– che l’esperienza scolastica rappresenta un momento cruciale nel percorso di crescita di ogni alunno;
– che gli alunni vivono situazioni problematiche dovute alla mancanza di punti di riferimento credibili nel mondo degli adulti;
– che la specificità della scuola sta nell’offerta di un percorso di crescita.
giudicare:
– l’atteggiamento relativistico, quando non eticamente «neutro», di molti adulti, come una delle cause dell’incapacità dei fanciulli di fare scelte importanti e responsabili;
– il mondo vitale dei fanciulli come potenzialmente ricco di valori e di capacità di pensare e creare il nuovo, ma anche povero di motivazioni solidamente radicate;
– l’imparare a conoscere, a fare, a vivere con gli altri, ed infine l’imparare ad essere, come i “quattro pilastri dell’educazione” (Delors, Nell’educazione un tesoro, pp. 79-90).
agire:
– con chiarezza di intenti e trasparenza nei progetti, allo scopo di porre gli alunni (e le loro famiglie) nelle condizioni di sapersi sempre confrontare criticamente con tutte le proposte e le iniziative della scuola;
– con la volontà di elaborare progetti di lavoro motivati, discussi e fattibili;
– qualificando tutti gli aspetti della vita della scuola sapendo bene che solo nella qualità del suo insieme una scuola può essere apprezzata e credibile.
Per noi, essere scuola «CATTOLICA», oggi, significa in modo particolare:
sapere:
– che la diffusa crisi di senso coinvolge direttamente e drammaticamente anche la dimensione religiosa e la concezione cristiana della vita;
– che la cultura, che la scuola è chiamata a comunicare alle nuove generazioni, è il luogo privilegiato della ricerca di senso, ivi compreso il senso religioso e cristiano dell’esistenza;
– che la scuola può contribuire in modo importante a porre le basi perché i fanciulli siano in grado di recepire e comprendere il proprio mondo e le radici cristiane della propria cultura.
giudicare:
– la crisi di senso, non solo come un problema ma anche come una risorsa per la scuola cattolica, nel senso che rappresenta una sfida alla sua capacità di mostrare la validità e la credibilità della concezione cristiana, anche nel mondo contemporaneo;
– la difficoltà di comprendere e accogliere l’esperienza di fede, come dovuta anche ad una diffusa carenza di cultura religiosa di base.
agire:
– con la coscienza di dover puntare alla formazione di una cultura religiosa, che – per essere tale – deve presupporre una solida formazione culturale di base;
– con la consapevolezza che educare ad un atteggiamento di ricerca del vero, del bello e del bene rappresenta il modo migliore di avviare all’esperienza di fede;
– con la volontà di fare del dialogo con tutti gli alunni della scuola, credenti e non credenti e credenti di altre confessioni, un momento di grande valore per la serietà della testimonianza di fede cattolica nella scuola.
Per noi, essere scuola cattolica «SALESIANA», oggi, significa:
sapere:
– che il sistema preventivo salesiano, per essere applicato nella realtà della vita scolastica odierna, deve essere adeguatamente compreso e costantemente reinterpretato;
– che educare secondo ragione significa farlo con un livello alto di motivazioni pedagogiche e culturali e con un grado di professionalità che coinvolga persone, strutture e organizzazione;
– che educare alla religione significa formare alla ricerca radicale del senso del vivere, da cui porre le premesse per un’apertura alla dimensione religiosa;
– che educare con amorevolezza significa curare la qualità e l’autenticità della relazione comunicativa ed affettiva tra alunni e insegnanti.
giudicare:
– con molta attenzione il fenomeno delle povertà, antiche e nuove, e dei bisogni emergenti nel mondo dei fanciulli;
– come decisivo per la realizzazione del progetto educativo della scuola, il rapporto tra il clima familiare in cui vivono gli alunni e lo spirito di famiglia, proprio della comunità educativa salesiana;
agire:
– prendendo molto sul serio il vissuto complessivo dei fanciulli e il loro contesto, familiare, sociale e culturale;
– sapendo attivare con creatività nuove modi di vivere l’esperienza di crescita, propria degli alunni (animazione e spirito di festa);
– volendo trarre dal meglio della riflessione pedagogica contemporanea, tutto ciò che può risultare positivo per un’ulteriore qualificazione dello stile educativo salesiano.
La nostra scuola si impegna nel processo di internazionalizzazione sollecitato dall’UE puntando sulla padronanza della lingua inglese per aiutare i bambini e i ragazzi ad affrontare i processi di globalizzazione, coniugando, in modo equilibrato tradizione e innovazione, promuovendo l’interdisciplinarità e offrendo saperi e competenze da spendere lungo l’intero corso della vita.
Il progetto internazionale prevede anche:
• Certificazioni Cambridge a partire dalla classe terza
• Uscite ed esperienze didattiche in lingua inglese
• Teatro in lingua inglese e Lettura di un libro di narrativa in lingua inglese
• Summer Camp in montagna in lingua inglese
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