In viaggio con Fanny… per non dimenticare

Non si può dimenticare ciò che è stato, non si può cancellare. I volti, i visi, le espressioni rimangono, rimarranno. I cuori e le anime in quei volti. Non si può dimenticare. Ma ricordare, quello sì; è nostro dovere ricordare la più tragica pagina di storia, dell’umanità intera.

Il Giorno della Memoria è dedicata al ricordo dello sterminio degli Ebrei nei lager nazisti e viene celebrata in tutta Europa per non dimenticare le vittime della Shoah.

Shoah” è un termine ebraico che significa “annientamento“, “sterminio“.
Esso si riferisce ad una delle più vergognose vicende della storia umana, quando i regimi dittatoriali nazi-fascisti, poco più di sessant’anni fa, stabilirono, attraverso leggi razziali, di far arrestare tutti gli Ebrei e di rinchiuderli nei campi di lavoro forzato e di sterminio, per eliminare del tutto la loro “razza”, ritenuta inferiore.

La stessa sorte toccò agli zingari, agli slavi, agli handicappati, ai neri, e a tutti coloro che, secondo i nazisti e i fascisti, non appartenevano alla razza bianca ariana, considerata superiore e pura.

Oggi a noi può sembrare impossibile e incredibile che possano essere successi quei fatti e che donne, uomini e bambini di un intero popolo siano stati perseguitati, torturati e uccisi nei campi di concentramento e nelle camere a gas: ma è tutto tragicamente vero e ogni uomo appena ragionevole si vergogna ancora oggi di quello che successe.

Il Giorno della Memoria che viene celebrato ogni 27 gennaio in Italia e nelle scuole, serve proprio a non dimenticare le sofferenze di allora, per saper scegliere e far sì che oggi non accada mai più quello che è stato ieri.

Il luogo simbolo della Giornata della Memoria è il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau i cui cancelli furono aperti dalle truppe sovietiche il 27 gennaio del 1945.
Ma la strada verso la giustizia e la pace è ancora lunga: basta guardare a quante guerre e persecuzioni sono ancora in atto in ogni parte del mondo. Occorre proprio l’impegno di tutti noi.

Esiste un modo per proporre anche agli alunni della Scuola Primaria questo importante, seppur tragico, appuntamento con la storia? Nell’ottica di una vera educazione alla cittadinanza, infatti, non possono mancare una riflessione e un dialogo, anche con i più piccoli, su uno dei momenti più duri del nostro passato.

Abbiamo scelto di farlo con la proiezione, di un film ispirato a una storia vera: “Il viaggio di Fanny” (Le Voyage de Fanny, Belgio, 2016, regia di Lola Doillon). Un racconto sulla persecuzione razziale durante la seconda guerra mondiale che ha per protagonisti bambini ed è ricco di insegnamenti sul valore della dignità e della libertà della persona, sulla solidarietà, sull’amicizia e il prendersi cura degli altri.

il viaggio di Fanny Conegliano

Il film sarà proiettato in auditorium il 27 gennaio p.v. per gli alunni delle classi 3^-4^-5^ della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado.

E’ un film straordinariamente delicato e di grande sensibilità che, proprio attraverso gli occhi dei bambini, mostra che cosa sia significato vivere negli anni in cui dominava la paura, il terrore di perdere le persone più care, di doverle abbandonare per fuggire lontano dalla guerra.

Dovranno fare i conti con la fame, con il freddo, con l’odio ma incontreranno tante persone disposte a proteggerli anche a rischio della propria vita. E nonostante le difficoltà riusciranno a conservare il loro essere bambini e la speranza in un futuro migliore.

Un film di grande forza e coraggio che può rappresentare anche per i nostri alunni un’occasione importante per conoscere, per ricordare, per riflettere su una delle pagine più tristi della storia del Novecento.

Prof.ssa Marta Checchin

(Coordinatrice Scuola Primaria)

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