Chi ben comincia… Trucchi e consigli sul metodo di studio

Chi ben comincia, è a metà dell’opera.

Questo noto proverbio ben si adatta all’argomento di cui intendo parlare oggi, vale a dire il metodo di studio. Come ben sappiamo, infatti, per ottenere risultati soddisfacenti in modo continuativo a scuola, è opportuno mettere in atto delle strategie che, anche se inizialmente potrebbero risultare dispendiose in termini di tempo ed energie per un ragazzino che frequenta la scuola secondaria di primo grado, si riveleranno alla fine quanto mai vantaggiose.

Il “lavoro” inizia già in classe, nel momento in cui l’insegnante spiega: infatti, mentre si ascolta e si prende qualche appunto, si finisce già per memorizzare i concetti principali. A scuola poi, si ha l’opportunità di chiedere chiarimenti o di fare osservazioni. Così facendo, lo studente ottimizzerà il tempo a disposizione e impiegherà meno tempo nello svolgimento dei compiti pomeridiani.

Una volta a casa, dopo aver mangiato e aver fatto una breve ma meritata pausa, è necessario mettersi al lavoro, cercando, se possibile, di scegliere sempre lo stesso orario da dedicare allo studio. E’ ovvio che, in questo tempo, non dovranno esserci fonti di distrazione, quali il cellulare e la televisione., ed è bene, inoltre, che lo studente abbia uno spazio tutto per sé, soprattutto se in casa ci sono altre persone, come fratelli o sorelle più piccoli, che potrebbero involontariamente rendere difficile la concentrazione.

Da dove iniziare, allora?

E’ opportuno svolgere prima i compiti più complicati, perché appena ci si mette a studiare si è più concentrati e non si rischia di perdere tempo. Buona regola, a tale proposito, è quella di dare priorità alle materie orali. Come memorizzare gli argomenti, ad esempio di storia o di scienze?

Prima di tutto è necessario leggere tutta la pagina, sottolineando i concetti più importanti e facendo un piccolo schema riassuntivo per poi ripetere ad alta voce più volte e senza guardare il libro finché si è sicuri di ricordare tutto. Dopo aver studiato le discipline orali, ci si potrà concentrare sui compiti scritti. Perché farli dopo? Perché, per eseguire tutti gli esercizi, bisogna conoscere le regole orali, così da applicarle nel modo giusto, e poi perché i compiti scritti richiedono meno tempo e fatica!

Per gli esercizi di grammatica italiana, di inglese e francese o spagnolo, è bene ripassare prima le regole grammaticali, così da rispondere correttamente alle domande. Questo vale anche per aritmetica e geometria: se si conoscono bene le regole, esercizi e problemi saranno svolti agevolmente.

A questo punto ci si può rilassare con le materie “pratiche”. Alla Scuola Media, infatti, non ci sono solo pagine di storia da imparare o esercizi di matematica da svolgere. Ci sono anche discipline come Musica, Educazione Artistica ed Educazione Tecnica, nelle quali bisogna impegnarsi spesso in compiti pratici. E allora, per diventare bravi in tutte le materie, anche in questo caso bisogna usare il giusto metodo di studio! Per Musica:, ad esempio, prima di iniziare ad imparare a suonare un brano, bisogna leggere bene lo spartito e prestare attenzione alle note. Le prime volte si possono scrivere sotto il pentagramma i nomi delle note, così sarà più facile suonare.

Se invece è l’insegnante di Educazione Artistica ad aver assegnato un compito per casa, sarà opportuno,: prima di procedere, ad esempio, con il disegno assegnato, valutare bene la tecnica da utilizzare, quali colori bisogna usare, se c’è un soggetto specifico e così via. E i compiti di Educazione Tecnica? In questo caso bisogna armarsi di squadrette e compasso, seguire bene le indicazioni dell’insegnante e stare attenti alle misure che vanno utilizzate. Infine, si dovrà ricontrollare bene il disegno ed evitare di pasticciare con segni troppo marcati o impronte delle dita.

A questo punto, se le “regole” saranno state applicate correttamente, non mancherà di certo il tempo per svolgere un’attività sportiva o per rilassarsi e divertirsi un po’ giocando con gli amici.

prof.ssa Franca Paladin,

docente di Italiano della Scuola Secondaria di Primo Grado

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