Che sia grande la pagnotta…!
Si rientra a scuola, finalmente! Per la gioia di tutti! Un dopo Pasqua all’insegna di una vera e concreta Risurrezione. Aule, cortili si riempiono nuovamente di bambini e ragazzi.
Risuona per le scale e per i corridoi il rumore di passi che dicono la voglia di ritornare in un luogo familiare, accogliente, personalizzato, luminoso, spazioso.
Grida e voci si rincorrono. Sono loro, sono la vita che torna a riempire e ad animare la nostra scuola.
La pagnotta tanto amata
Durante la ricreazione di metà mattina uno dei ragazzi mi viene incontro correndo e mi dice: “sr Marta oggi mi fermo a scuola ma non ho il pranzo, l’ho dimenticato”.
Lo guardo sorridendo e lui risponde, un po’ sornione, al mio sorriso. Sappiamo entrambi che non è la prima volta. Senza aggiungere parola gli chiedo di aspettarmi in corridoio mentre mi incammino a passo spedito verso la cucina e da chi può aiutarmi a risolvere, ancora una volta, questo piccolo problema.
Una persona c’è che mi aiuta, è sempre Lei che, senza chiedermi troppe spiegazioni, va decisa verso il cesto del pane. E’ a questo punto che, dal fondo del corridoio, questo ragazzo alza la voce e grida verso di noi: “che sia grande la pagnotta…ho tanta fame”.
Che il pane del Collegio Immacolata sia buono e gradito a tutti, questo i bambini e i ragazzi lo sanno bene, rinuncerebbero a tutto ma non al pane. I cestini del pane si svuotano sempre velocemente perché tutti vi attingono abbondantemente e senza timori. E’ un pane desiderato perché non profuma solo di pane ma anche di amicizia, di attenzione, di compagnia. E’ un pane che racconta la lentezza di gesti e di suoni quotidiani che lo fanno essere tra le mani di tutti croccante e buono.
Questo ragazzo prende la pagnotta tra le mani, imbottita anche di cose buone, la guarda, gli occhi brillano: il suo pranzo è assicurato e assicurata la compagnia dei suoi amici a tavola.
Una bella pagnotta e insieme della frutta, una bottiglietta d’acqua…tutto sistemato con cura, da mani amorevoli e delicate, in una borsetta con la quale il ragazzo se ne torna felice in classe.
Il rito del pranzo
Il cibo, a ben guardare, oltre che un nutrimento necessario è anche qualcosa di cui si deve “aver cura”. La tavola è luogo di incontro e di festa e la cucina è un mondo in cui si intrecciano natura e cultura. Ecco perché il momento del pranzo è un rito amato e curato nella nostra scuola.
I nostri cuochi lo sanno bene che cucinare per i bambini e i ragazzi, scegliere con attenzione gli ingredienti, disporre e preparare con cura la tavola diventa un modo, semplice e pieno per dire: “Ti voglio bene, sono felice che tu sia qui”.
…che sia grande la pagnotta! Sì perché la fame dei nostri bambini e ragazzi, dopo tre settimane di scuola a distanza, è fame di presenza, è fame di affetto, di rinnovata accoglienza, di comprensione, è fame di vita e di qualcuno che si accorga che ci sono, che sono tornati.
…che sia grande la pagnotta! Perché conosciamo la voglia di raccontare e di raccontarsi dei nostri bambini e ragazzi a tavola dopo cinque ore di lezione! Perché il cibo è dono, è il gesto sociale per eccellenza, il gesto della comunità scolastica nel suo ritrovarsi insieme. La sala mensa della scuola, pur con il rispetto del distanziamento, è il luogo rumoroso della comunicazione, dello scambio e del fare “comunione”.
…che sia grande la pagnotta! Perché è anche questo il nostro desiderio: spezzare il pane insieme ai nostri bambini e ragazzi. Spezzare il pane: espressione molto suggestiva nella sua semplicità ma fortemente evocativa. Sì, perché il pane quando viene consumato deve essere spezzato, è una questione di educazione. Si spezza un pane affinché ognuno ne possa ricevere un pezzo e questo dice condivisione, amorevolezza.
…che sia grande la pagnotta! Perché mangiare è molto più che nutrirsi, è l’arte del vivere, è dare ritmo alla giornata, alla settimana, è nutrimento per la convivialità. Gradito o meno che sia il menù del pranzo di oggi o di domani è sempre e comunque condivisione che avviene quando ci si mette insieme a tavola, e a scuola è anche occasione di lode, di benedizione e ringraziamento a Dio.
Ecco allora la tua pagnotta…è grande, caro ragazzo, proprio come hai chiesto tu, per saziare la tua fame, quella vera, più grande e profonda, che forse pochi conoscono. E’ per te, è per tutti.
Buona ripresa con gioia!
Sr Marta Checchin
Vice Coordinatrice Scuola Infanzia e Primaria