Dai, faccio io!

Gennaio mese di ripartenza, dopo un lungo periodo a casa con mamma e papà.

Come tutti quando siamo a casa in ferie, in relax, i tempi e i ritmi tendono a variare nella nostra quotidianità.

Se prima siamo presi da mille cose e corriamo dal momento in cui ci alziamo a quello in cui andiamo a dormire, quando siamo a casa il tempo inizia a scorrere lentamente, anche la nostra andatura rallenta e sicuramente entrano in gioco tempi distesi.

Diviene fondamentale, lungo questi giorni a casa, mantenere delle routine e continuare a sviluppare nei bambini il senso di autonomia.

Ma perché è così importante che i genitori aiutino il bambino a sviluppare l’autonomia?

Spesso uno dei motivi che spingono i genitori a iper-proteggere i bambini è il timore che si possano far del male, che vadano incontro a pericoli.

Ma il rischio è tuttavia una condizione necessaria per acquisire capacità e competenze.

L’autonomia è importante per una crescita armoniosa, felice, perché i bambini possano sentirsi capaci e quindi sicuri: la fiducia in sé stessi accresce man mano che questa aumenta.

Come stimolare l’autonomia nella quotidianità?

  • Educarli a provare da soli fin da piccoli (dall’abbandono del pannolino, al mangiare da soli, per arrivare successivamente al gioco in autonomia).
  • Allenarli alla routine e ad un tempo preciso come ad esempio lavarsi i denti diventa un gesto divertente se gli si propone di farlo sotto, sopra, a destra poi a sinistra per un tempo preciso. Imparare ad agire con precisione è un ottimo esercizio per armonizzare il corpo e apprendere il controllo dei movimenti.
  • Evitare frasi del tipo “sei troppo piccolo”, “non ci riesci”: è corretto dare fiducia ai bambini fin dalla più tenera età, affidando loro compiti semplici che li facciano sentire utili, soprattutto nel contesto familiare e scolastico. Si può per esempio chiedere loro di innaffiare le piante, apparecchiare la tavola…
  • Osservare e intervenire solo in caso di reale pericolo… lasciarli sperimentare ciò che gli sta attorno. Un bambino autonomo sarà sicuramente un bambino sicuro di sé, con una buona autostima e aperto al mondo.

Come afferma Maria Montessorri:

“il maestro deve ridurre al minimo il proprio intervento… deve essere un angelo custode, deve vigilare affinché il bambino non sia intralciato nella sua libertà; deve osservare molto e parlare poco!”

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